Filologo e poeta greco. Visse ad Alessandria lavorando alla
corte di Tolomeo II Filadelfo e di Tolomeo Evergete. Per molti anni operò
presso la famosa biblioteca di Alessandria oltre a scrivere trattati di tipo
antiquario su argomenti storico-geografici, etnologici, lessicali, mitologici.
Tra i suoi numerosi lavori di erudizione si devono menzionare i
Quadri, o
cataloghi in 120 libri, dove trascrisse notizie bio-bibliografiche su tutti i
più celebri autori dei volumi conservati nella biblioteca di Alessandria.
Massimo poeta del suo tempo, è autore degli
Inni, in cui si
rifà agli
Inni omerici, e degli
Aitia, opera poetica in
metro elegiaco in quattro libri nella quale l'autore espone miti rari. Di questa
rimangono un centinaio di frammenti fra i quali la
Chioma di Berenice,
tradotta in latino da Catullo (m. 235 a.C. circa).